Erin K

Solo pochi anni fa Erin K (vero nome Erin Kleh) prendeva una chitarra acustica in mano e iniziava a buttare giù canzoni con estrema facilità. La scena anti-folk londinese impiega poco tempo ad accorgersi di lei e della sua band.

Le sue canzoni bizzarre ma al contempo oneste e sincere, assemblate con stile unico e personale e le liriche che trattano argomenti di tutti i giorni come relazioni, cibo ma anche tematiche decisamente più ‘politically incorrect’ (bambole del sesso), colpiscono l’attenzione dei molti appassionati che si ritrovano ad affollare con grande frequenza i piccoli locali dove i nostri si esibiscono regolarmente. Le esibizioni in location più prestigiose non tardano quindi ad arrivare.

Con il suo gruppo, ERIN K suona alle Olimpiadi e Paraolimpiadi di Londra 2012, fa la sua apparizione nel prestigioso cartellone del Festival di Edimburgo, fino ad arrivare a conquistare due tempi della musica come l’Union Chapel e il Bush Hall a Londra.

Il singolo di debutto, “Coins”, strega Huw Stephens che lo propone come suggerimento settimanale nel programma ‘BBC Introducing’; ancora la BBC e poi la stampa specializzata (Kerrang e la colonna musicale del Guardian) accendono i riflettori sulla giovane ragazza che intanto si trasferisce a vivere negli States (Williamsburg, Brooklyn) per dedicarsi anima e corpo alla sua musica.

Divertente, senza mai scivolare nella commedia, triste, ma mai malinconici, Erin K gioca con disarmante naturalezza con armonie e testi che coinvolgono, brani che canterete per settimane, prestazioni sul palco difficili da dimenticare. Insomma gli elementi per ritrovarsi al cospetto di un personaggio che farà parlare molto di se nell’imminente futuro ci sono tutti. Il suo carisma non sfugge a Rocketta Booking, ed ecco che la reginetta dell’anti-folk approda per la prima volta in Italia nell’autunno 2013 con uno strabiliante tour di ben 31 concerti in 31 giorni. Il tour si rivela un successo di pubblico inaspettato. Da qui, la decisione di un nuovo ciclo di concerti, ancora una volta in tutta Italia, da Sud a Nord e ritorno, di ben 40 tappe, tra aprile e maggio 2014.

Dopo un periodo di pausa, per dedicarsi alla scrittura di nuove canzoni, Erin entra in studio, tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, per registrare il suo primo e vero album ufficiale. E lo fa proprio in Italia, a Livorno, affidandosi alla produzione artistica di Appino. All’album prendono prendono parte anche prestigiosi ospiti, tra i quali Roy Paci, Enrico Gabrielli, Simone Padovani (già batterista con Bobo Rondelli) e parte degli Zen Circus. Nell’attesa della sua pubblicazione, ancora un altro lunghissimo tour italiano: circa 30 concerti in 5 settimane, tra aprile e maggio 2016, durante i quali regala un assaggio di ciò che conterrà il lavoro d’esordio.

Nell’estate 2016, Erin entra in sala prove con una nuova formazione e tutta al femminile, in occasione di un nuovo tour in programma per l’autunno a seguire, durante il quale aprirà alcuni concerti del tour degli Zen Circus. Ad accompagnarla sul palco saranno infatti Jeanne Hadley (basso e cori) e Alessandra Di Toma (chitarra elettrica, ukulele e cori), che insieme compongono il duo delle Ginger Bender, e Giulia Formica (batteria e cori).

Il 31 marzo 2017 è la data di pubblicazione tanto attesa di “Little Torch”, in uscita per La Tempesta (e Capital Music per Germania, Austria e Svizzera), anticipato dal singolo “Pay To Play”.

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