Come cantante di jazz ha fatto parte fin dai primi anni ‘60 dei gruppi di Santucci-Scoppa, Romano Mussolini, Carlo Loffredo, Nunzio Rotondo, Gato Barbieri. Ha lavorato in teatro e nei club con Pepito Pignatelli, Mal Waldron, Jean Luc Ponty e altri. Nel jazz samba ha collaborato con Jaime Delgado Aparicio ed è stata leader del gruppo latino-americano Valiom 5.
Nel rock sperimentale ha cantato col Brainticket, gruppo di musicisti europei con cui ha partecipato ai festival di Caracalla, ed ha creato il gruppo Living Music con musicisti, poeti e artisti partecipando ai festival di Villa Doria Pamphili, Nuove Tendenze di Roma e Be In di Napoli e incidendo l’album “To Allen Ginberg”, presentato da Fernanda Pivano. Con i “Cantori Moderni” di Alessandroni ha cantato per trasmissioni tv e musica da film.
Sensibile alle istanze dei movimenti di presa di coscienza delle donne, ha partecipato al circolo della Maddalena e ha tenuto una rubrica di musica e interviste su Radio Donna.
Dopo i successi con Lucio Dalla, Paola Pallottino le ha dedicato le sue poesie sulla Donna Circo, e Gianfranca le ha trasformate in canzoni componendo direttamente con la voce e accompagnandosi con chitarra o piano. Per incidere il disco la produzione mise a disposizione il gruppo pop dei Murple, a cui Gianfranca ha cantato gli arrangiamenti che aveva in mente. Il disco fu inciso dal vivo, senza fare ricorso a sovraincisioni ed effetti speciali, già allora possibili, perché Gianfranca ha sempre preferito il feeling fra musicisti alla tecnologia. Al momento di uscire sul mercato la casa discografica tedesca decise di ritirarsi dall’Italia, e tutto si fermò per i 12 artisti sotto contratto, che rimasero bloccati.
Delusa dalla vicenda, Gianfranca si ritirò dalle scene e riprese solo dopo qualche anno a fare concerti con piccoli gruppi di jazz fino al 1992, quando ha deciso di collaborare a tempo pieno col marito Umberto Santucci, occupandosi di colonne sonore per eventi speciali, mostre, convegni.